Di Cinzia Valmori.
Lo scorso anno il C.P.I.A. di Lugo Ravenna ha aderito al progetto Erasmus+ DiM in collaborazione con le scuole per l’istruzione degli adulti di Benevento, Avellino e altre istituzioni che lavorano nel campo dell’educazione degli adulti a Cipro, Malta, Scozia e Grecia con l’obiettivo di creare un dizionario multilingue online attraverso una piattaforma “open source”, contenente almeno sette lingue straniere parlate dagli studenti delle varie istituzioni coinvolte, tradotte nelle lingue europee dei diversi partner.
Quest’anno anch’io ho collaborato con il team di docenti per il progetto DiM e ho proseguito il percorso iniziato precedentemente dalla docente Lorena Maoret, la quale aveva coinvolto i propri studenti senegalesi nella traduzione di varie parole del lessico quotidiano nella loro lingua madre: il Wolof. L’album illustrato su cui avevano lavorato gli studenti senegalesi dello scorso anno, che già conteneva disegni relativi alle parole della famiglia, degli ambienti di casa, del cibo, della scuola e dell’abbigliamento, è stato arricchito e terminato dai miei studenti.
Fondamentale è stato il contributo apportato dallo studente senegalese Mouhamed Ndiaye, coinvolto quest’anno, che ha disegnato e tradotto i mesi del calendario lunare musulmano, le stagioni, un paesaggio di mare e uno di montagna, i giorni della settimana, i saluti, i colori, gli animali e i mezzi di trasporto. Sono stati inseriti nella piattaforma i numeri dall’1 al 20 nella lingua wolof, scritti e riprodotti in file audio.
Lo scopo del DiM PROJECT è quello di fungere da aiuto didattico per gli studenti e per gli insegnanti di scuole che si occupano di formazione linguistica, promuovendo lo scambio interculturale e l’integrazione. Infatti, lo studente, frequentante il corso PreA1, ha collaborato con entusiasmo alla realizzazione di parte del progetto, coinvolgendo anche i lontani parenti residenti in Senegal, con i quali si è confrontato sull’effettivo significato di alcune parole della propria lingua madre. Lo studente ha affermato che grazie a questo progetto è riuscito ad apprendere più facilmente il significato di alcune parole della lingua italiana: per riuscire a tradurre termini o espressioni, ha indagato il significato dei vocaboli della sua lingua madre, favorendo l’interazione tra le diverse lingue e culture in un’ottica di arricchimento reciproco.
Questo disegno, ad esempio, mostra il lavoro di ricerca dello studente nel tentativo di interpretare il significato, dunque di trovarne una corrispondenza in lingua italiana, delle parole nawete (estate), wakhsét (primavera), satumbar (autunno), noor (inverno).
In ultimo, da un’idea della docente Elena Bellinetti per favorire la disseminazione del progetto, è stato realizzato un video dallo studente Mouhamed Ndiaye al fine di creare una cartina multimediale e interattiva dei diversi paesi extracomunitari, che permette di visualizzare le videoregistrazioni degli studenti in cui si presentano parlando nella propria lingua madre.
Ed ora, giunti al termine dell’anno scolastico e del mio percorso con gli studenti e le colleghe, vorrei esprimere e condividere la bellezza di questa esperienza, facendo emergere il lato empatico, oltre che formativo, del DiM Project, il quale ha pervaso prepotentemente la quotidianità della vita scolastica suscitando sete di curiosità e volontà di scoprire lingue e culture di mondi differenti dal proprio, strappando sorrisi nell’intento di comprendere e pronunciare parole differenti da quelle del proprio linguaggio, sia per l’insegnante che per gli studenti, e infine, alimentando il desiderio di non arrendersi mai, di non mollare di fronte alle avversità pervenute nella scoperta “dell’altro” perché la voglia di CONOSCERE è maggiore di qualsiasi DIFFICOLTA’ …